Ciocco-Story, nel 2015 la prima volta del bergamasco Perico

Ciocco-Story, nel 2015 la prima volta del bergamasco Perico

Guido Casotti

di Guido Casotti

MOTORI - Il racconto del "Ciocco-Story" ci porta a sette anni fa. Nel 2015 si registrò un inedito, ovvero il primo successo di Alessandro Perico. Sul podio di Castelnuovo Garfagnana lo accompagnano i lucchesi Michelini e Caldani. Andreucci è tradito dai freni e Basso sbaglia quando ha la corsa ormai in pugno.

 

Alessandro Perico (su Peugeot 208 R5) vince il 38esimo rally del Ciocco e della Valle del Serchio, prova di apertura del CIR 2015. Sul podio di Castelnuovo Garfagnana lo accompagnano Rudy Michelini e #NC3, al secolo Nicola Caldani. Paolo Andreucci, tradito dai freni nella prima tappa, dovette accontentarsi del quinto posto. Un piazzamento deludente per l’allora otto volte campione italiano, ma che alla luce delle defaillances di Scandola e Basso, è quasi una mezza…vittoria. Nella seconda giornata ripartono in 48 per una seconda tappa corta, ma quantomai impegnativa. Lo spauracchio è il temuto “Coreglia”, nato dalla fusione tra Coreglia e Tereglio, una sorta di Super Coreglia. Oltre 20 km di fascino, ma anche di rischio su strade più che insidiose e viscide. Siccome il rally del Ciocco non è mai finito, nè scontato, il colpo di scena è bello e e servito. Giandomenico Basso, che ha la corsa in pugno, sbaglia nel momento cruciale ed è costretto ad un amaro ritiro con la sua Ford Fiesta GPL. Il campione trevigiano fallisce così la quarta vittoria sulle strade della Valle del Serchio. Si rifarà qualche anno più tardi. Perico così ringrazia e si ritrova in testa alla classifica. Il bergamasco gestisce e controlla sul secondo ed ultimo passaggio sul Coreglia. Stessa tattica adottata da Albertini, alla fine quarto, e dallo stesso Andreucci. Avvincente e ricca di colpi di scena la lotta per il secondo e terzo posto. Sembra spuntarla Caldani ma una penalizzazione favorisce Michelini. Piazza Umberto alle 12,30 in punto celebra così il meritato trionfo di Alessandro Perico, il pilota bergamasco che altre volte era stato protagonista. Soddisfazione anche per Caldani e Michelini che trovano un podio forse insperato alla vigilia. Ma il più osannato dalla folla è senza dubbio Paolino Andreucci, l’enfan du pay e vincitore morale della corsa. Anche perchè Ucci dimostrò che senza quel problema ai freni avrebbe vinto a mani basse. Ed infatti alla fine di quella stagione avrebbe suonato la nona, intesa come titoli tricolori vinti.