La Finanza sequestra 14.000 mascherine FFP2 non a norma

La Finanza sequestra 14.000 mascherine FFP2 non a norma

Redazione

di Redazione

Lucca - I militari del Comando Provinciale di Lucca hanno posto sotto sequestro amministrativo oltre 14.000 mascherine “FFP2” prive dei requisiti minimi di sicurezza, potenzialmente pericolose in quanto poste in commercio in violazione degli standard europei previsti dalla normativa di settore.

I militari del Comando Provinciale di Lucca hanno posto sotto sequestro amministrativo oltre 14.000 mascherine “FFP2” prive dei requisiti minimi di sicurezza, potenzialmente pericolose in quanto poste in commercio in violazione degli standard europei previsti dalla normativa di settore.

Da un’accurata attività di analisi e valorizzazione dei dati raccolti nel corso del controllo economico del territorio, successivamente incrociati con le risultane fornite dal Reparto del Corpo specializzato in materia di tutela dei beni e servizi (Nucleo Speciale Beni e Servizi con sede a Roma), è stata individuata un’azienda dedita alla compravendita di dispositivi di protezione individuale, avente quale core business la fabbricazione di protesi ortopediche.

In particolare, a seguito di un’attività di osservazione, è stato effettuato un mirato intervento presso la citata azienda e i riscontri sul posto hanno permesso di appurare la commercializzazione di migliaia di dispositivi di protezione individuale in modalità non conforme agli obblighi prescritti ai distributori da un apposito regolamento comunitario, recepito in Italia con il D.lgs. nr. 17/2019, secondo cui tali dispositivi, prima di essere messi in vendita, devono essere accompagnati da marchiatura CE e da indicazioni/istruzioni/informazioni sul prodotto, in una lingua facilmente comprensibile per i consumatori finali dello Stato membro in cui sono messe a disposizione sul mercato.

L’assenza proprio di quest’ultimo elemento ha decretato la mancata genuinità dei dispositivi oggetto di commercializzazione da parte della società lucchese e, dunque, non in regola con le vigenti disposizioni normative.

Al titolare dell’attività, un soggetto di nazionalità italiana, è stato elevato un verbale di accertamento per la successiva irrogazione di una sanzione amministrativa, che potrà arrivare fino a 60.000 mila euro, da parte della Camera di Commercio di Lucca, mentre i prodotti sono stati sottratti dalla disponibilità dell’esercente e cautelarmente vincolati amministrativamente per la loro definitiva confisca.