Disturbi del comportamento alimentare, sempre più casi anche tra i bambini

Disturbi del comportamento alimentare, sempre più casi anche tra i bambini

Virginia Torriani

di Virginia Torriani

LUCCA - La pandemia fa crescere il numero dei pazienti: + 30% in due anni. Sempre più frequenti i casi di disagio tra i piccoli di 7, 8 anni; colpite non solo le bambine, ma anche i giovani di sesso maschile. Preoccupa anche la diffusione del "binge eating", i fenomeni di abbuffata che interessano in molti casi anche la popolazione prettamente adulta.

Un convegno per conoscere e comprendere i disturbi del comportamento alimentare. E’ l’iniziativa organizzata dai Lions Club Le Mura e Lucca Host Garfagnana Antiche Valli in occasione dell’imminente Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata alla prevenzione di questa patologie, che ricorre il 15 marzo.

L’incontro, che ha visto il contributo di diversi professionisti coinvolti nel trattamento di questi disagi, ha evidenziato l’aumento dei casi in questi due anni di pandemia, unitamente a una sempre maggiore incidenza tra i giovanissimi, bambini di 7, 8 anni.

Non solo anoressia e bulimia, comportamenti entrambi volti alla perdita di peso, nel primo caso privandosi del cibo, controllando le calorie ingerite e praticando spesso un’eccessiva attività fisica, nel secondo abbuffandosi, ma  ricorrendo a metodi compensatori come il vomito autoindotto; ma anche il binge eating, ovvero il disturbo dell’alimentazione incontrollata, che contraddistingue più spesso gli adulti in severo sovrappeso con un rapporto emotivo con il cibo. Fondamentale identificare subito i campanelli di allarme per poter ricorrere a cure adeguate, che coinvolgono una vera e propria squadra di professionisti, dal nutrizionista, agli educatori fino allo psichiatra.