Padel, arrampicata e verde: rinasce l’area del Tennis Focette

Padel, arrampicata e verde: rinasce l’area del Tennis Focette

Federico Conti

di Federico Conti

PIETRASANTA - Dopo decenni di degrado risorge finalmente l'area del glorioso Tennis Focette. Un terreno di quasi 8mila mq tra la via Aurelia e via Cavour, acquisito dal Comune pochi anni fa dopo il fallimento della vecchia proprietà, che tornerà ad ospitare un innovativo impianto sportivo polivalente immerso nel verde. 

Il progetto, da oltre un milione di euro, è stato elaborato da ArchIT Studio per conto della Sentinel Group di Milano, vincitrice (con costi di realizzazione a proprio carico) del bando indetto dal Comune per recuperare e rilanciare l’area nel segno della sostenibilità e di un’offerta turistica che conferisca un tratto distintivo a tutta la frazione. In quell’area oggi abbandonata saranno costruiti otto campi da padel, quattro scoperti e altrettanti coperti da una tensostruttura; un’area “Apuane”, con un sistema di pareti artificiali per l’arrampicata sportiva; una zona polifunzionale all’aperto, per attività e corsi; un percorso-vita attrezzato, con stazioni per il riscaldamento pre gara e la ginnastica; uno spazio espositivo, per sculture e installazioni e tutti i locali di servizio come spogliatoi, punto ristoro, reception e parcheggio.Con una forte attenzione alla compatibilità ambientale: “La realizzazione di impianti ed edifici – afferma il sindaco Alberto Giovannetti – seguirà criteri nZEB, nearly Zero Energy Building, per un bassissimo consumo di energia. Le costruzioni saranno di altezza contenuta, costituite dal solo piano terreno e dotate delle più avanzate tecnologie per l’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili”. Le alberature di pregio esistenti saranno conservate, le nuove piante scelte fra le tipologie tipiche del posto e le siepi poste sul perimetro, a formare una quinta arborea di separazione.I lavori hanno una durata stimata di un anno e mezzo: la prossima settimana sarà definito il calendario degli interventi. In cambio delle somme necessarie a completare i lavori, il Comune concederà alla società l’impianto in gestione per 30 anni ricevendo, dai gestori, anche un piccolo “canone” annuo.