25 Aprile, il dolore di Sant’Anna di Stazzema di fronte alla guerra in Ucraina

25 Aprile, il dolore di Sant’Anna di Stazzema di fronte alla guerra in Ucraina

Federico Conti

di Federico Conti

STAZZEMA - 77 anni dalla Liberazione d'Italia dal nazifascismo. Sant'Anna di Stazzema è stata ancora una volta uno dei fulcri delle celebrazioni nazionali con la presenza, insieme a tutte le autorità provinciali e regionali, della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Nella piazzetta della Chiesa, avvolta dalla nebbia e dalla pioggia, la deposizione di una corona di alloro alle 560 vittime del ’44.  Un 25 aprile dal sapore tremendamente amaro dopo due mesi di conflitto in Ucraina dove si sono consumati crimini di guerra, seminando violenze e orrori che sembravano superati in Europa dopo le atrocità di eccidi come quello di Sant’Anna che da quasi 80 anni fanno da monito per tutti.

“Quello che noi oggi possiamo auspicare” – ha affermato la Presidente Casellati – “è soltanto che si trovi una soluzione diplomatica a questo conflitto e questo 25 aprile rappresenti una liberazione da tutte le guerre”.

Un anniversario segnato anche dal ricordo di due superstiti simbolo dell’eccidio scomparsi negli ultimi mesi: Enrico Pieri e Cesira Pardini. Ma anche di David Sassoli, l’ex Presidente del Parlamento Europeo al quale è stata intitolata la sala conferenze della Fabbrica dei diritti. La negazione di stragi come quella di Bucha fa male a chi è sopravvissuto a Sant’Anna.

Tra gli oratori anche Don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione Libera, che ha condannato l’invio di armi in Ucraina sulla scorta di quanto affermato dal presidente dell’Anpi.