Tinkov afferma di temere per la propria incolumità

Tinkov afferma di temere per la propria incolumità

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Forte dei Marmi - Il proprietario dell'Hotel La Datcha di Forte dei Marmi ha rilasciato un'intervista al New York Times affermando di trovarsi in una località segreta e di temere per la propria vita, dopo aver definito la guerra in Ucraina da parte della Russia una follia

 

L’ennesima denuncia critica dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, lanciata attraverso il suo profilo Istagram delle scorse settimane, sta avendo ricadute durissime sull’oligarca Russo Oleg Tinkov costretto nei giorni scorsi a vendere il 35% delle sue quote della banca da lui fondata al filo putiniano Potanin per circa il 3% del loro valore.

Un vero e proprio ricatto ha denunciato dalle pagine del New York Times l’oligarca, che a Forte dei Marmi ha numerose attività, tra cui l’albergo La Datcha.

Nell’intervista rilasciata al quotidiano statunitense, Tinkov riferisce di essersi dovuto trasferire in una località segreta e di aver dovuto assoldare numerose guardie del corpo, dato che alcuni suoi contatti all’interno dei servizi segreti russi gli avrebbero consigliato di salvaguardare la propria incolumità.

Una posizione, quella mantenuta da Tinkov dall’inizio della guerra in Ucraina, in aperto contrasto con la decisione di Putin di avviare l’offensiva militare, definita “folle” dall’oligarca.