Paolo Macchiarini è stato condannato per lesioni personali nei confronti di un paziente, per decisione del Tribunale di Solna, in Svezia. La Corte, con decisione unanime, ha condannato il chirurgo viareggino per uno dei tre casi di trapianto di trachea per il quale era imputato, stabilendo la sospensione condizionale della pena.

La Procura aveva chiesto cinque anni di reclusione. Secondo l’accusa Macchiarini, pioniere dei trapianti di trachea con l’uso delle staminali, con i suoi interventi privi di autorizzazioni etiche (non erano riconosciuti ufficialmente dalla medicina, né erano parte di una sperimentazione formale) avrebbe inferto inutili sofferenze a tre giovani pazienti, successivamente deceduti. Il Tribunale ha deciso di condannare Macchiarini solo per uno dei tre interventi.

Si tratta comunque della prima volta che la giustizia colpisce i controversi trapianti di trachea artificiale del celebre chirurgo viareggino. In Italia era stato accusato – e poi assolto – per questioni che però non riguardavano la sua attività operatoria. Sono cinque gli interventi simili svolti in Italia, a Careggi, uno soltanto, l’ultimo, parte di una sperimentazione ufficiale. Su questi interventi il deputato toscano Stefano Mugnai in una interrogazione chiede oggi al Ministro della Salute Roberto Speranza che venga fatta chiarezza.