Credito, le imprese lucchesi si rivolgono sempre meno alle banche

Credito, le imprese lucchesi si rivolgono sempre meno alle banche

Redazione

di Redazione

ROMA - Dopo i problemi legati ai fatturati durante la fase piu' acuta della pandemia, le aziende stanno ricominciando a lavorare con i flussi di cassa: e' cio' che avviene in generale in Toscana ma secondo il Barometro Crif da inizio 2022 è la provincia di Lucca a fare da capofila in regione.

Nel primo semestre dell’anno in corso il numero di richieste di credito presentate dalle imprese toscane segna un calo del 9,1% con Lucca che ha fatto registrare la flessione piu’ marcata della regione. Inoltre con 90.293 euro, l’importo medio richiesto in risulta nettamente inferiore rispetto al valore nazionale. E’ quanto rileva l’ultimo aggiornamento del Barometro Crif secondo il quale la dinamica in atto va letta come il segnale di una necessità meno impellente rispetto al passato di rivolgersi agli Istituti di credito per far fronte alla contrazione dei fatturati e dei flussi di cassa che si erano registrati nella fase più acuta della pandemia, quando le aziende erano state indotte a richiedere un grande numero di finanziamenti anche per importi contenuti.
A livello di singole province, la Toscana presenta una crescita delle richieste solo ad Arezzo con un +1,9%. A Lucca la contrazione più importante con un -15,4%, seguita da Firenze (-11,3%), Prato (-10,6%) e Massa-Carrara (-10,6%). “Per quanto riguarda l’importo mediamente richiesto, invece, il valore più consistente è quello registrato a Pisa, con 102.347 euro, e a Pistoia, con 98.821 euro. Grosseto registra invece il valore più contenuto con 77.505 euro.