Calate in mare le copie dei Bronzi di Riace

Calate in mare le copie dei Bronzi di Riace

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Pietrasanta - Sono state calate a fianco del pontile di Tonfano, con una lunga ed elaborata procedura, le due riproduzioni dei Bronzi di Riace realizzate dalla fonderia Del Chiaro di Pietrasanta tra il 1990 e il 1994

Lì, ad una profondità di circa due metri, resteranno per un anno per poi tornare in superficie come avvenne per i veri Bronzi di Riace di cui in questi giorni si celebrano i 50 anni dal ritrovamento. Il tutto sotto la supervisione del critico d’arte Vittorio Sgarbi che ha voluto rispondere così alla polemica nata con la cittadina calabrese, che aveva bollato l’iniziativa come puramente commerciale e senza nessun fondamento scientifico.

Il risvolto scientifico dell’iniziativa è quello maggiormente criticato dalla sponda calabrese e riguarda gli effetti dell’ossidazione marina sul bronzo. Valore scientifico ritenuto praticamente nullo dai restauratori, per il fatto che gli originali sono stati sul fondo per più di 2000 anni.

E sempre in merito alla collocazione dei bronzi originali, Sgarbi ha voluto lanciare un’ulteriore provocazione, affermando che, se dovesse diventare Ministro dei Beni Culturali, farà in modo di spostare le state dalla loro sede di Reggio Calabria per poterli esporre nei musei di tutto il mondo.