Rischio incendi, i proprietari di aree incolte di confine devono ripulirle

Rischio incendi, i proprietari di aree incolte di confine devono ripulirle

Redazione

di Redazione

LUCCA - I proprietari delle aree che insistono sul territorio comunale di Lucca dovranno attenenrsi alla nuova ordinanza firmata dal sindaco e voluta dagli assessorati all’ambiente e alla protezione civile.

I proprietari di aree incolte di confine nel comune di Lucca devono ripulirle da rovi, sterpaglie e rifiuti infiammabili. Il sindaco Mario Pardini ha firmato una ordinanza che fissa le misure di prevenzione per ridurre il rischio di incendi su tutto il territorio.
La decisione arriva su input degli assessorati all’ambiente e alla protezione civile e resterà in vigore almeno fino al 31 agosto. Andranno quindi sistemate le aree incolte confinanti con abitazioni, attività commerciali e terreni coltivati.
I proprietari di questi terreni dunque, sulla base della nuova ordinanza, sono chiamati a ripulire adeguatamente da rovi, sterpaglie, materiale secco di qualsiasi natura e altri rifiuti infiammabili, l’area vicina alle strade pubbliche e lungo tutto il perimetro di proprietà, per una fascia di almeno 3 metri. I proprietari di campi coltivati a cereali o foraggio, dopo la trebbiatura o lo sfalcio, dovranno realizzare all’interno della superficie coltivata una fascia sgombra da ogni residuo di vegetazione, per una larghezza continua e costante di almeno 5 metri. Infine i proprietari di insediamenti residenziali, turistico-ricettivi o produttivi confinanti con aree boschive, dovranno realizzare una fascia parafuoco di almeno 5 metri di larghezza lungo il perimetro confinante con il bosco.
L’ordinanza prevede sanzioni amministrative da 25 a 500 euro.