Sgarbi racconta Caravaggio e Pasolini sul palco della Versiliana

Sgarbi racconta Caravaggio e Pasolini sul palco della Versiliana

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Pietrasanta - Il 43° Festival La Versiliana ha ospitato sabato sera l'atteso spettacolo di e con Vittorio Sgarbi “Pasolini Caravaggio” che ha messo a confronto e raccontato la contemporaneità dei due grandi artisti

 

Arricchito dalle musiche composte ed eseguite dal vivo da Valentino Corvino e dalle video scenografie di  Tommaso Arosio, lo spettacolo, ha introdotto il pubblico, attraverso la voce del grande critico d’arte, nelle vite e fin dentro le opere rivoluzionarie di Michelangelo Merisi e Pier Paolo Pasolini.

“Ogni secolo sceglie i propri artisti. E questo garantisce un’attualizzazione, un’interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei.”

È su questa citazione di Vittorio Sgarbi che s’innesta l’idea di un’inedita simmetria tra Pasolini e Caravaggio che seppur su piani differenti, innescarono roventi polemiche attraverso le loro modalità artistiche e di vita, divenendo interpreti di nuove realtà spesso non comprese dai proprio contemporanei.

Non sono mancati, durante lo spettacolo, i riferimenti ai Bronzi di Riace, le cui copie sono state immerse nelle acque a fianco del pontile di Tonfano nei giorni scorsi per il progetto Rewind promosso proprio dal critico d’arte in collaborazione con la fonderia Del Chiaro, realizzatrice delle copie.