Mensa, iscritti minimi imposti dal contratto, intanto i genitori trovano un’intesa

Mensa, iscritti minimi imposti dal contratto, intanto i genitori trovano un’intesa

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Massarosa - La sindaca ha illustrato i termini del contratto in concessione con la ditta Sodexo, unica ad aver espresso interesse per il servizio, intanto si è giunta un'intesa tra genitori e dirigenza riguardo il patto di co-responsabilità per il pasto da casa

 

La ditta Sodexo è l’unica che abbia espresso interesse al servizio mensa del comune di Massarosa ma dopo l’esperienza del periodo Covid, in cui ha rilevato ingenti perdite, si è vista costretta a ricontrattare i termini del contratto di affidamento con l’ente. Da qua il numero minimo di pasti richiesti per proseguire l’attività.

E’ la sindaca Barsotti che ha voluto ribadire la questione e chiarire perchè, a due settimane dall’inizio della scuola, c’è ancora incertezza riguardo l’avvio della mensa.

Una situazione impensabile in epoca pre covid quella di portarsi il pranzo da casa, dato che la quasi totalità degli studenti usufruiva del servizio, ma questa possibilità ha spinto molte famiglie a rivalutare l’alternativa. Da qua è nata una maggiore consapevolezza delle responsabilità introdotte dal patto siglato tra gli istituti e le famiglie che hanno portato alcuni genitori a contestare proprio la norma relativa ai cibi preparati a casa.

La vicenda è stata affrontata durante un’assemblea giovedì mattina al termine della quale si è deciso, di concerto con la dirigente e il consiglio di istituto, di far pranzare i bimbi al banco e non in refettorio per poter avere un maggior controllo da parte degli insegnanti, oltre a rimodulare il regolamento di refezione.

Ma se non si dovesse raggiungere la quota minima di iscrizioni lo scenario è sicuramente complicato, con la necessità da parte del comune di istituire un nuovo bando e tempi minimi di 5 mesi, sempre che ci sia una ditta alternativa che si faccia avanti per prendere la concessione.