Da Genova a Coreglia per rubare collanine in discoteca: arrestato giovane di una banda

Da Genova a Coreglia per rubare collanine in discoteca: arrestato giovane di una banda

Redazione

di Redazione

I carabinieri hanno arrestato un 22enne genovese per furto con strappo di una catenina d’oro all’interno al Drop Club di Piano di Coreglia. Altre tre persone che erano con lui nel locale sono state denunciate e la loro posizione è al vaglio degli inquirenti.

I carabinieri hanno arrestato un 22enne genovese per furto con strappo di una catenina d’oro all’interno al drop club di Piano di Coreglia. Altre tre persone che erano con lui nel locale sono state denunciate e la loro posizione è al vaglio degli inquirenti. Si sospetta infatti che si tratti di una banda ben organizzata, proveniente dal capoluogo ligure per compiere furti in discoteca. Nelle scorse settimane altri episodi simili sono stati denunciati nelle stazioni dei carabinieri della mediavalle in cui i derubati avevano subito la sottrazione di gioielli, soprattutto catenine, a volte strappate violentemente dal collo. Ma stavolta il dispositivo di polizia ha funzionato, anche grazie alla collaborazione del titolare della discoteca e del personale di sicurezza. Appena scattato l’allarme lanciato da un giovane cui era stata strappata la collane, tutte le pattuglie dedicate al servizio (oltre dieci uomini coordinati dal Comandante della Compagnia dei carabinieri di Castelnuovo di Garfagnana Biagio Oddo) hanno presidiato le uscite del locale e fermato il 22enne con addosso la refuritva. Si trovava a Coreglia nonostante fosse sottoposto ad un provvedimento di obbligo di dimora nel comune di Genova con prescrizione di domicilio notturno a casa, in compagnia di tre complici. Adesso sono in corso indagini per capire se la banda abbia derubato con questo sistema altri giovani del “Drop“ e se abbia agito anche in altri locali della Lucchesia. Da una perquisizione è saltata fuori non solo la collana d’oro ma anche altre tre catenine che erano state nascoste in un cespuglio. Il tutto, secondo i carabinieri, con la complicità degli amici.