Balneari, rebus sui rinnovi: la strada versiliese degli atti formali

Balneari, rebus sui rinnovi: la strada versiliese degli atti formali

Federico Conti

di Federico Conti

VERSILIA - Il giorno dopo la sentenza della Corte di Giustizia europea sulla Bolkestein in Versilia si attendono a breve le prossime mosse del Governo al quale i giudici hanno passato la palla. E a livello locale si punta ancora sul ricorso agli atti formali per il rinnovo delle concessioni balneari in scadenza.

La Versilia guarda con attenzione alle mosse del Governo chiamato a risolvere il rebus concessioni nelle prossime settimane. Del resto il turismo balneare è vitale, come fotografato dalla Cna. Si contano 439 stabilimenti balneari, il 95% dei quali sono imprese individuali, la maggior parte a gestione famigliare. Un fatturato complessivo di 70 milioni di euro per valore stimato di 700 milioni. 12.000 gli addetti coinvolti con l’indotto.

La mappatura potrebbe dimostrare a livello nazionale e, forse anche regionale, che la risorsa spiaggia non è scarsa. A quel punto uscirebbero dalla Bolkestein le concessioni esistenti e si andrebbe a gara solo per quelle nuove. Ma per rinnovare quelle attuali il Governo dovrà comunque trovare una soluzione che non sia la proroga automatica, bocciata dalla Corte Ue.

Resta aperta la strada dell’atto formale, ovvero il rinnovo della concessione fino a 20 anni attraverso un bando pubblico a fronte di investimenti effettuati sullo stabilimento.  Una procedura su continua a puntare Camaiore e invece quasi ignorata nel resto della Versilia. A Pietrasanta i balneari chiedono che la prossima amministrazione comunale si attivi sul fronte degli atti formali.