Stop alla marmettola al Brentino: il Tar dà ragione a Massarosa

Stop alla marmettola al Brentino: il Tar dà ragione a Massarosa

Federico Conti

di Federico Conti

MASSAROSA - Il Tar Toscana ha respinto i ricorsi della Nuova Cosmave confermando lo stop al conferimento della marmettola all'ex cava del Brentino. Lo scarto del marmo viene definito un rifiuto. Esulta l'amministrazione comunale che a dicembre aveva fermato tutto con ordinanza dirigenziale.

Niente più marmettola alla cava del Brentino. A confermare lo stop al conferimento del derivato della lavorazione del marmo apuano già disposto dal Comune di Massarosa nel dicembre scorso è il Tar Toscana che ha respinto i quattro ricorsi presentati dalla Nuova Cosmave, la società lapidea versiliese che intendeva smaltire nel sito paludoso, al confine tra Massarosa e Viareggio, il materiale di scarto del marmo.  Materiale considerato dai giudici amministrativi non come un sottoprodotto bensì come un rifiuto e per questo non conferibile al Brentino.

Proprio la distinzione tra sottoprodotto (quindi un composto di residui di terra e pietra) e rifiuto potenzialmente inquinante è il punto dirimente di una questione – quella della gestione della marmettola delle Apuane – di cui si discute da decenni.

Esulta l’amministrazione comunale di Massarosa che – sulla base delle analisi di Arpat che rilevavano sostanze inquinanti – aveva stoppato con un’ordinanza dirigenziale il conferimento previsto dal piano di rinaturalizzazione del sito autorizzato nel 2020. Piano di recupero ambientale che però non consentiva l’arrivo di qualsiasi tipo di residuo del marmo come materiale di riempimento, ma solo di “terre e rocce da scavo”, in base ai parametri stabiliti dal Testo Unico Ambientale.

“Alla fine è stato sancito che la marmettola non è sversabile perché considerata un rifiuto – sottolinea l’assessore all’ambiente Mario Navari – Massarosa è un territorio fragile che ha bisogno di attenzioni. Il tema dell’ambiente, per un comune che ha un vocazione naturalistica come il nostro, è per noi una priorità e non è possibile transigere”.

Si attende adesso la reazione della nuova Cosmave. Ma con questa pesante pronuncia del Tar sulla natura di rifiuto della marmettola dovrà probabilmente fare i conti tutto il sistema dell’industria lapidea apuoversiliese.