Diecimila fiammelle per Barbara

Diecimila fiammelle per Barbara

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Pisa - Una marea silenziosa è sfilata lungo le vie del centro di Pisa in ricordo di Barbara Capovani, la psichiatra uccisa all'interno dell'Ospedale Santa Chiara venerdì 21 aprile

 

Mercoledì è stato il giorno del ricordo, del silenzio e del dolore per una morte tanto assurda quanto evitabile che ha scosso non solo la comunità medica ma l’intero cittadinanza, a Pisa come in tutta Italia.

Sono stati oltre diecimila, secondo le stime della questura pisana, i partecipanti alla fiaccolata organizzata in memoria di Barbara Capovani, la psichiatra uccisa a bastonate da Gianluca Paul Seung, un paziente psichiatrico di 35 anni. L’appuntamento era fissato per le venti ai piedi della statua di Vittorio Emanuele, dove i volontari hanno consegnato i lumini, le fiaccole e le fasce nere per listarsi a lutto.

Alle 20.30 poi la partenza del corteo, con in testa i colleghi e gli amici più stretti della dottoressa a sorreggere la corona di rose bianche con la semplice scritta “Per Barbara” e dietro, insieme alle autorità, ai vertici dell’ordine dei medici e agli assessori regionali Bezzini e Spinelli, un’intera comunità silenziosa che ha percorso il centro di Pisa passando per Corso Italia, Borgo Stretto, Piazza dei Cavalieri, Piazza dei Miracoli fino a giungere di fronte al luogo della tragedia all’interno dell’ospedale Santa Chiara, nella palazzina dove la psichiatra svolgeva quotidianamente il suo lavoro, una “missione” come l’hanno descritta in molti.

E qua dopo la deposizione della corona, nessuno si è sentito in grado di dire niente, troppo grande la commozione che, alla fine, si è sciolta in un lungo applauso, applausi e lacrime per quella donna tanto piccola quanto forte che aveva toccato il cuore di ogni persona che aveva avuto la fortuna di incontrarla.