Ex convento di San Nicolao, reperti romani e rinascimentali tornano alla luce durante i lavori di ristrutturazione

Ex convento di San Nicolao, reperti romani e rinascimentali tornano alla luce durante i lavori di ristrutturazione

Redazione

di Redazione

LUCCA - Scoperti una strada glareata di epoca romana, le strutture del nucleo originario del complesso monastico trecentesco e tombe collettive coi resti delle suore agostiniane.

La storia di Lucca in un solo edificio. I lavori di ristrutturazione e adeguamento curati dalla Provincia di Lucca nell’ex convento di San Nicolao, che tornerà ad ospitare studenti e professori del Liceo delle scienze umane ‘Paladini’e dell’istituto professionale ‘Civitali’, hanno portato alla luce momenti di vita dell’epoca romana e dell’età moderna. Lo scavo archeologico aperto nel grande complesso da oltre 10mila metri quadrati ha permesso il rinvenimento di una strada glareata, databile al IV secolo d.C., per ora la testimonianza più antica di frequentazione dell’area, attestazione della viabilità esterna alle mura romane che garantiva i collegamenti con le campagna circostante. Più recenti gli altri ritrovamenti,  riferibili agli edifici donati dalla potente famiglia lucchese dei Busdraghi alle agostiniane di Santa Maria della Croce. Proseguono inoltre le scoperte nell’ambiente posto a nord est del chiostro, dove sono emerse quattro camere sotterranee usate come “sepoltura collettiva” con i resti delle suore ospitate nell’antico complesso monastico durante il XVII secolo. Tra i resti dei defunti della comunità religiosa le archeologhe della Soprintendenza hanno individuato, grazie ad un’iscrizione, quelli della madre superiora, suor Petronilla Guinigi, della nota e potente famiglia lucchese che ebbe anche un importante ruolo politico a Lucca all’inizio del 1400.