Lucchese work in progress; la quiete prima della tempesta

Lucchese work in progress; la quiete prima della tempesta

Guido Casotti

di Guido Casotti

CALCIO C - "Odo augelli far festa, e la gallina tornata in su la via..." Ma no, questa è la celebre poesia del Leopardi "La quiete dopo la tempesta". Qui invece quasi due secoli dopo (il celebre poeta di Recanati la compose nel 1829) e parlando di Lucchese e lasciando da parte il pessimismo leopardiano, ci viene da pensare che siamo alla fase della quiete prima della tempesta intesa come vera e propria rivoluzione societaria.

A quasi 20 giorni dallo sfortunato playoff di Ancona…tutto tace. Ray Lo Faso, braccio operativo di patron Bulgarella, ha ribadito più volte (anche a Curva Ovest) le ambizioni ma ha sottolineato la ferrea volontà di sistemare i conti e di ricapitalizzazione che avverrà al più presto. In soldoni, di nome e di fatto, dare solidità e stabilità alla nuova Lucchese prima di pensare al resto, cioè alle questioni tecniche e al relativo allestimento della squadra che sono le cose più attese dai tifosi. Giovedi alla festa dei 118 anni della gloriosa Pantera ha fatto rumore l’assenza del DS Daniele Deoma. Voci di mercato lo danno in direzione della vicina Livorno, magari in compagnia di Ivan Maraia, che ci pare di poter affermare (dirlo a cose fatte è troppo facile) per i due l’avventura alla Lucchese è giunta a fine corsa. In tal senso crediamo che allenatore e DS saranno annunciati entro una decina di giorni, forse anche prima e sono già nel cassetto del DG Mangiarano. Insomma parlare a cose fatte come ama dire Lo Faso. Poi la squadra. Ambiziosa sì ma senza esagerare. Ecco perchè dello scorso anno ne rimarranno più del previsto. Coletta, preferito a Cucchietti e amatissimo dalla piazza, Quirini, Tiritiello, Tumbarello, Franco, Rizzo Pinna e Fabbrini sono nomi che ci sentiamo di spendere fino a prova contraria. Infine capitolo-stadio. Già iniziati i lavori per rimettere a posto il terreno di gioco si interverrà anche sulla vetusta tribuna coperta. Ciò non significa che il progetto del nuovo Porta Elisa finirà in naftalina anche se la nuova proprietà ha altre priorità e non ha fretta. I tempi si allungheranno e questo ci pare Inevitabile.