Spaccata al bar Why Not, in manette la banda del tombino

Spaccata al bar Why Not, in manette la banda del tombino

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Viareggio - La Polizia di Stato a Viareggio ha arrestato due cittadini italiani per il reato di furto aggravato continuato in concorso e porto non giustificato di attrezzi atti ad offendere e allo scasso

 

La spaccata al bar Why Not sulla via Aurelia è stato l’ultimo capitolo per la “banda del tombino” che da diverse settimana stava colpendo le attività del centro di Viareggio.

La polizia è infatti riuscita a bloccare S.G. 36 anni pietrasantino e G.A. 43 anni di Prato alle prime ore dell’alba dopo il colpo messo a segno intorno alle 5:00.

A quell’ora infatti, un residente ha chiamato il 112  riferendo che stava assistendo ad un furto presso il bar  e che uno dei ladri, dopo aver sfondato la vetrata di ingresso per mezzo di un tombino, era uscito salendo a bordo di un’autovettura dove lo attendeva un complice per poi allontanarsi ad alta velocità in direzione della stazione.

La Volante ha intercettato l’autovettura in Via Mazzini e, dopo un breve inseguimento, è riuscita a bloccare i fuggitivi all’altezza della Torre Matilde.

Dalla perquisizione effettuata i poliziotti hanno rinvenuto – all’interno dell’auto una Smart risultata poi rubata – il registratore di cassa che era stato rubato dal bar; inoltre i due venivano trovati in possesso di un coltello, un taglierino ed una torcia. Il registratore è stato restituito ai titolari del bar nella stessa mattinata.

Rimane incalzante l’attività del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Viareggio nel contrasto alla criminalità diffusa, attività che ha portato a numerosi arresti negli ultimi tempi; dal mese di aprile ad oggi infatti la Polizia di Stato ha effettuato 13 arresti e denunciato in stato di libertà 34 persone per reati contro il patrimonio.