Nessun natante rovesciato, la precisazione della Questura

Nessun natante rovesciato, la precisazione della Questura

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Pisa - La tragedia di domenica scorsa a Marina di Vecchiano, dove ha perso la vita un cittadino polacco, in un primo momento era sembrata essere causata dal rovesciamento di un natante, episodio poi smentito dalla Questura

 

Nessuna barca si è rovesciata, causando l’annegamento di una persona, a Bocca di Serchio, nel Pisano. Lo specifica la Questura di Pisa rispetto alla prima versione fornita dai soccorritori, intervenuti tra San Giuliano e Vecchiano, in relazione all’annegamento di un 39enne cittadino polacco.

Il 39enne, spiega la questura, che era con la famiglia in vacanza da parenti a Lucca, si è tuffato con il figlio di 16 anni e un altro ragazzino polacco di 8 anni, trovandosi poi in difficoltà.

I due ragazzi si sono salvati mentre l’adulto non ce l’ha fatta. Il pm di turno ha disposto, sentiti gli accertamenti fatti dalla polizia che ha verbalizzato i testimoni presenti, la riconsegna della salma ai familiari.

Per quanto riguarda l’altro annegato, il fiorentino di 48 anni, il pm ha disposto il trasferimento della salma all’istituto di medicina legale per gli accertamenti del caso.

Una tragedia, quella della prima domenica di luglio, che ha riproposto il tema della sicurezza in mare in questo tratto in cui le correnti subiscono l’influenza della foce del fiume Serchio, soprattutto in situazioni di mare mosso, come nel caso di domenica scorsa.
Pericoli ben segnalati dalla cartellonistica che indica il divieto di balneazione, anche a causa dell’assenza di assistenza ai bagnanti.

Un elemento questo, che è stato superato nel comune di Viareggio, lungo la spiaggia della Lecciona, a pochi chilometri da dove sono avvenute le due tragedie, con la convenzione stipulata con il corpo dei vigili del fuoco per il pattugliamento in mare. Pattuglia che, domenica, è intervenuta anche a Bocca di Serchio, purtroppo inutilmente.