Venezi dà il via alle celebrazioni pucciniane, polemica per l’ultimo bis: “Non accetto censure”

Venezi dà il via alle celebrazioni pucciniane, polemica per l’ultimo bis: “Non accetto censure”

Virginia Torriani

di Virginia Torriani

LUCCA - Grande successo per il concerto dedicato alle arie più famose del Maestro. Il direttore d'orchestra chiude la serata con "Inno a Roma": "Mi è stato chiesto di non eseguire il brano. Le celebrazioni siano occasione per gli italiani di riconciliarsi con la propria memoria storica"

Beatrice Venezi dà il via alle celebrazioni pucciniane tra gli applausi e le polemiche. Il direttore d’orchestra ha chiuso il concerto inaugurale delle iniziative in occasione del centenario della morte del grande Maestro con il brano “Inno a Roma”, nonostante le fosse stato chiesto di non eseguirlo. La scelta di concludere la serata con il canto patriottico scritto da Salvadori e musicato da Puccini nel 1918 per celebrare la fine della prima Guerra Mondiale, e successivamente politicizzato e ideologizzato prima dal fascismo e poi dal MSI, è stata difesa da Venezi di fronte al pubblico.

Circa 5000 gli spettatori in Piazza Napoleone per assistere all’esibizione che ha visto eccezionalmente sul palco di Lucca Summer Festival con Venezi l’orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, la soprano Carmen Giannattasio, il tenore Marco Berti e il baritono lucchese Massimo Cavalletti. Dopo i saluti del sindaco di Lucca Mario Pardini e del presidente del Comitato per le celebrazioni Pucciniane, Alberto Veronesi, le note dell’Inno di Mameli e poi una scaletta che ha ripercorso alcune delle arie più note delle opere del compositore: Tosca, Madama Butterfly, Il Tabarro, Suor Angelica, Le Villi e, per il gran finale, Turandot con la magnifica Nessun Dorma.