Migranti, allarme accoglienza da Camaiore: “Dal Governo scaricabarile sui Comuni”

Migranti, allarme accoglienza da Camaiore: “Dal Governo scaricabarile sui Comuni”

Federico Conti

di Federico Conti

CAMAIORE - Fuori i migranti con protezione internazionale dai centri di accoglienza (Cas). La circolare del Viminale è accolta con allarme dai sindaci toscani. Camaiore teme che almeno cinque famiglie finiscano a breve in mezzo alla strada, senza strutture alternative.

Liberare i Centri di Accoglienza Straordinaria dai migranti che hanno già ottenuto protezione internazionale per fare posti ai nuovi profughi. La circolare diffusa in questi giorni dal Viminale alle Prefetture sta mettendo in crisi ulteriormente il sistema di accoglienza, scatenando la rivolta dei sindaci.

In Toscana sono circa 9.300 le persone accolte, di cui 7.600 nei centri di accoglienza ovvero i Cas. Numeri destinati ad aumentare. Tremila sono i profughi assegnati alla Toscana tra il 1° luglio e il 15 settembre in un’estate che ha visto crescere gli sbarchi su Marina di Carrara e Livorno.

In Versilia a lanciare l’allarme accoglienza è il sindaco di Camaiore Marcello Pierucci. In queste ore sarebbero già cinque le famiglie in uscita dal Cas di Lido di cui dovranno farsi carico di servizi sociali del Comune. Per Pierucci quello del Governo è uno scaricabile intollerabile.

In serata dalla Prefettura di Lucca sono arrivate rassicurazioni: nessuno sarà lasciato in mezzo alla strada all’improvviso e in ogni passaggio saranno comunque coinvolti i Comuni. Ma il problema resta. Anci ha chiesto più risorse al Governo perché non si sa dove ospitare queste persone. Mentre Camaiore si è mossa con la Misericordia per attivare i Sai, ovvero i piccoli centri di accoglienza di secondo livello.