Addio a Giovanni Maggini, una vita nell’arte e nel Carnevale

Addio a Giovanni Maggini, una vita nell’arte e nel Carnevale

Massimo Mazzolini

di Massimo Mazzolini

VIAREGGIO - Il mondo del Carnevale di Viareggio ha perso una delle sue figure più iconiche e apprezzate . All’età di 81 anni è scomparso Giovanni Maggini. Si era avvicinato al mondo del Carnevale fin da giovane, collaborando con Francesco Francesconi, Carlo Bocco Vannucci, Nilo Lenci e Silvano Avanzini.

La sua prima costruzione risale al ’77 quando firma la mascherata in gruppo “La ristangata” con Angelo Romani. Primo premio nel 1978 con “Sono arrivati i re dei ciarlatani”, una mascherata innovativa nell’uso dei materiali e nella tecnica. Vince anche nel 1979 in coppia con Carlo Bomberini. Dall’81 gareggia nei carri di seconda categoria. Con la cartapesta raccontava la fantasia, la poesia, l’allegoria. Nel 1983 in “Qualcosa da salvare” immagina un grande ombrello rovesciato come arca in cui salvare tutte le cose belle del mondo, compresi i “valori essenziali della vita, ossia i bambini”. “La bottega fantastica” del 1984 ha fatto sognare per tutti quei giocattoli in cartapesta animati che caratterizzavano la grande bacheca sul carro. Il primo carro grande è dell’86.

In “Baracca e burattini” sperimenta soluzioni sceniche e di movimento innovative e veste le figure dell’allegoria con metri e metri di stoffe per fare il senso della leggerezza. Nel 1987 è terzo con il carro “Amore mio” che interpreta in cartapesta l’opera di Klimt.

Ha creato opere allegoriche per il Carnevale di Viareggio fino al 2005. Dagli inizi degli anni Duemila ha collaborato con il figlio Libero. Alla famiglia va tutto l’abbraccio del mondo del Carnevale di Viareggio