123 uova non fecondate nel nido del Marconi

123 uova non fecondate nel nido del Marconi

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Forte dei Marmi - Gli esperti di Arpat e Università di Pisa e Siena hanno dato il via all'apertura del nido del bagno di Forte dei Marmi, essendo trascorso il imite degli 80 giorni dalla deposizione. Delusione tra i volontari ma un fatto naturale hanno confermato i biologi

 

Il limite massimo di 80 giorni dalla deposizione è stato raggiunto e, come indicato dai protocolli, i biologi di Arpat e Università di Pisa e Siena hanno dato il via all’apertura del nido di Caretta caretta del bagno Marconi, a Forte dei Marmi, il primo dei nidi individuati quest’estate e che aveva acceso i riflettori sul fenomeno della nidificazione sulle nostre spiagge.

Purtroppo, come era prevedibile dopo così tanto tempo, le 123 uova rinvenute erano tutte integre, segno della mancata fecondazione.

Una grande delusione, sia per i volontari che lo avevano monitorato durante tutto questo tempo che per i titolari del bagno, che avevano accolto l’evento della nidificazione con entusiasmo.

Un evento però, tutt’altro che eccezionale, come confermato dal professor Zuffi dell’università di Pisa.

L’operazione di catalogazione delle uova raccolte però – a cui ha preso parte anche la dirigente dell’osservatorio toscano per la biodiversità Valentina Menonna – è stata anche l’occasione per gli esperti di improvvisare una vera e propria lezione sulle abitudini delle tartarughe alle molte persone intervenute.

Un’attenzione, quella verso le nidificazioni da parte del grande pubblico che gli esperti si augurano venga esteso anche verso la tutela degli esemplari adulti, verso i quali è decisamente più importante porre l’attenzione.