Aperti i nidi di Poveromo e delle Dune

Aperti i nidi di Poveromo e delle Dune

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Versilia - Scaduti i termini per la schiusa delle uova di Caretta caretta, i biologi hanno provveduto all'apertura dei nidi della spiaggia di Poveromo e delle Dune del Forte. Rinvenute 11 tartarughine che sono state accompagnate in mare mentre le uova delle Dune non erano fecondate

 

Ha stupito tutti fino all’ultimo il nido di tartaruga marina della spiaggia di Poveromo a Montignoso. Dopo la prima schiusa del 6 ottobre, con 19 tartarughine che presero il mare durante la notte, dal nido sono continuate ad uscire in maniera sporadica nuove tartarughe, in tutto 42, con l’ultima – solitaria – sabato scorso.

Pensando che ormai dalle 88 uova presenti inizialmente non ci si dovessero attendere nuove nascite, i biologi hanno proceduto all’apertura del nido, prassi consueta scaduti i tempi di incubazione ma ecco che dal nido sono state portate alla luce ed accompagnate in mare altre 11 tartarughine, portando in tutto a 53 le nascite.

Una volta terminate le operazioni a Poveromo, i biologi di Arpat, università di Pisa, università di Siena, i volontari del WWF e il personale dell’acquario dei Genova e dell’agenzia per l’ambiente ligure, si sono spostati sulla spiaggia libera delle Dune di Forte dei Marmi per l’apertura dei due nidi presenti, essendo scaduti anche per questi i tempi di un’eventuale schiusa.

Qua però si è ripetuta la delusione già provata all’apertura del nido del Bagno Marconi. Nessun uovo infatti è risultato fecondato ed in tutto sono state rinvenute 84 uova nel sito denominato Dune 1 e 74 in quello Dune 2.

Adesso spetterà alle analisi dell’istituto zooprofilattico di Pisa e a quelle all’università di Siena stabilire se ci possano essere stati fattori esterni che abbiano influito sulla mancata fecondazione o se si sia trattato di un evento naturale.

A Forte dei Marmi manca ancora un nido all’appello, l’ultimo censito quest’estate e scoperto sulla spiaggia del bagno San Francesco. In tutto, fino ad ora, i nidi del litorale apuo versiliese hanno portato alla luce 140 tartarughine. Tutta l’attività di sensibilizzazione alla conservazione della specie fa parte del progetto Life Turtlenest sviluppato in collaborazione con Legambiente e l’Osservatorio Toscano sulla Biodiversità.