Inchiesta su Cava Fornace, negata la sospensione: “Così è una farsa”

Inchiesta su Cava Fornace, negata la sospensione: “Così è una farsa”

Federico Conti

di Federico Conti

PIETRASANTA - Tempi rapidissimi per l'inchiesta pubblica chiesta per discutere del provvedimento autorizzativo per la ripartenza della discarica di Cava Fornace. Infuriati i comitati e le parti politiche che ancora non hanno ricevuto parte della documentazione necessaria.

Non ci sarà nessuna sospensione per l’inchiesta pubblica sul Provvedimento autorizzativo regionale della discarica di Cava Fornace tra Pietrasanta e Montignoso. Non sono servite le pressioni arrivate dai Comitati, dal sindaco di Pietrasanta Giovannetti, dal Consigliere regionale Baldini e dall’assessore di Forte dei Marmi Ghiselli durante la prima sessione dell’udienza generale lunedì pomeriggio al Musa. Richieste rigettate: si va avanti, molto rapidi, tra mille perplessità. 

Si tratta di un procedimento, l’inchiesta sul Paur, chiesto a gran voce dai cittadini e dal Consiglio comunale pietrasantino per discutere il progetto di completamento della discarica presentato dalla Programma Ambiente Apuane, gestore della discarica ferma a quota 43 metri di riempimento. L’inchiesta non darà l’ultima parola, che spetta comunque alla Regione. Ma serve a fotografare le criticità emerse e a dare un contributo per superarle. Tuttavia, l’accelerazione data rischia di renderla del tutto inutile. Entro il 7 gennaio dovrà essere conclusa e ancora le parti in causa non hanno ricevuto parte della documentazione integrativa sullo sviluppo della discarica necessaria a valutare l’impatto ambientale sul territorio.