Omicidio in spiaggia: si cercano le prove per inchiodare il colpevole

Omicidio in spiaggia: si cercano le prove per inchiodare il colpevole

Redazione

di Redazione

MASSA - Sono vicine ad una svolta le indagini sulla morte di Nakir Nourredine, il 51enne marocchino trovato morto in spiaggia la notte del 28 ottobre con una profonda ferita da taglio alla gamba. Si attendono ancora gli esiti dell'autopsia. La salma è stata restituita alla famiglia.

Procedono le indagini, da parte degli inquirenti, per fare definitivamente luce sull’omicidio che ha scosso la comunità apuana nella notte tra il 27 e il 28 ottobre.

La notte in cui ha perso la vita Nakir Nourredine, il 51 enne di origini marocchine che abitualmente dormiva nella spiaggia antistante piazza Bad Kissingen di Marina di Massa. Da subito gli inquirenti hanno battuto ogni pista, compresa quella più accredita, quella dell’omicidio. Nei giorni successivi gli inquirenti hanno setacciato l’area alla ricerca dell’arma del delitto, un coltello, ritrovato pochi giorni dopo all’interno di un cespuglio della stessa piazza.

In queste ore l’ultimo tassello. Gli inquirenti, infatti, stanno acquisendo tutte le informazioni possibili per inchiodare il responsabile che, le forze dell’ordine, avrebbero già individuato. Si tratterebbe di una persona molto conosciuta dalla vittima, forse, addirittura un amico, sul quale si sarebbero concentrate le indagini dalla prime ore.

Nel frattempo, cresce l’attesa per l’esito definitivo dell’autopsia eseguita dal medico legale Marco di Paolo. La salma dell’uomo, restituita ai familiari a seguito dell’autopsia, verrà a breve trasporta in aeroporto dove partirà per l’ultimo viaggio verso il suo paese di origine: il Marocco.