Bagliori nel buio a Gorfigliano dove si perpetua l’antico rito dei Natalecci

Bagliori nel buio a Gorfigliano dove si perpetua l’antico rito dei Natalecci

Guido Casotti

di Guido Casotti

MINUCCIANO - Si ripeterà domenica sera 24 dicembre a Gorfigliano e nella Valle dell'Acqua Bianca l'antico e millenario rito dell'accensione dei Natalecci. Anche negli anni bui del covid i natalecciai non si sono mai fermati perchè la tradizione va conservata e poi si perde nella notte dei tempi.

 

Gorfigliano è per antonomasia il paese dei Natalecci (vi è anche un cartello all’ingresso del paese) e a Gorfigliano non è Natale senza i Natalecci. Una tradizione si dice millenaria che si perde nella notte dei tempi e che in questo angolo estremo di Alta Garfagnana, è qualcosa che va ben oltre. Ma per capirlo forse bisogna essere nati e cresciuti da queste parti. Appunto. Neppure la pandemia degli anni scorsi ha fermato i natalecciai gorfiglianesi e quelli dei paesi limitrofi perchè talvolta la tradizione è contagiosa. Protagonisti assoluti i tre rioni “superstiti” di Gorfigliano (una volta, fino a 30 anni fa, erano almeno il doppio), Bagno, Colliceto e Fenale e poi i “falò” o “fanale”, a seconda di come vengono chiamati, anche a Gramolazzo sul Lago, Castagnola, Agliano e Verrucolette, quest’ultimo visibile grazie alla sua invidiabile posizione anche da alcune zone della Valle del Serchio come Piazza al Serchio, San Romano e Sillicagnana. Tutti a gioire e a far festa con il loro alacre lavoro di settimane e sudore e animati dal loro profondo orgoglio. Le grida, la voglia e l’entusiasmo che alle 18 del 24 dicembre, al suono dell’Ave Maria, il fuoco crepiterà, scoppietterà e divamperà dai giganteschi cilindri verdi a rendere il Natale come lo sentono e lo vogliono quassù. E poi ci sarà la gente proveniente anche da fuori: assiepata in piazza o sulla strada e comunque tutti a cercare la posizione migliore e più vantaggiosa da dove poterne vedere di più a rimirare tanta bellezza e unicità. Tutto ciò durerà neppure mezz’ora ma conterà per un anno intero. Tanta acqua è passata sotto i ponti e tanta ancora ne passerà ma crediamo che ci sarà sempre un Nataleccio da bruciare per rendere omaggio al nostro Signore e celebrare appieno il Santo Natale.