Si è rinnovata la ultrasecolare tradizione del “Regalo”

Si è rinnovata la ultrasecolare tradizione del “Regalo”

Redazione

di Redazione

CASTIGLIONE GARFAGNANA - La Festa del regalo a Castiglione Garfagnana è un rito antico che si ripete ormai da quasi 400 anni. In questo inizio di 2024, è stato il giovanissimo Tommaso Pancetti il 393esimo bambino chiamato a portare il regalo alla Madonna del Rosario consegnandolo nella mani del parroco don Giovanni Grassi.

Un rito antichissimo rito e particolarmente sentito da tutta la comunità e che si rinnova di anno in anno per ricordare lo scampato pericolo dalla pestilenza del 1630, quando Castiglione Garfagnana fu risparmiato dalla peste che dimezzò la popolazione dell’Italia settentrionale. La cerimonia si apre con l’arrivo in municipio di un giovane del paese che per un giorno diventa simbolicamente il primo cittadino. Dopo che il piccolo prescelto ha ricevuto un dono dalle mani del sindaco Daniele Gaspari, i componenti della Vicaria hanno letto l’editto originale dell’epoca che imponeva appunto, ogni prima domenica dell’anno, che un giovane bambino facesse dono del regalo alla Madonna per conto dell’amministrazione e della comunità tutta. Quest’anno dunque è stata la volta di Tommaso accompagnato per l’occasione dai genitori e dalla sorellina Rebecca. Come tradizione il giovane viene salutato dalle note della filarmonica alpina diretta in questa occasione  da Adriano Marcalli e poi tutti in corteo verso la chiesa di San Michele per l’atto conclusivo della festa. E’ durante l’offertorio che si apre la Festa del Dono vera e propria: viene infatti riletto l’editto che ricorda a tutti i doveri nei confronti della Madonna del Rosario e poi c’è la consegna del regalo che oggi è un atto simbolico ma che nel passato era una e vera e propria gabella che veniva pagata dal popolo alla chiesa lucchese.