Gestione servizio idrico, rincari in vista?

Gestione servizio idrico, rincari in vista?

Cinzia Chiappini

di Cinzia Chiappini

LUCCA - Dovrebbe partire, il prossimo giugno, il “passaggio di consegne” per la nuova gestione del servizio idrico per la città di Lucca. Il Comune non ha ancora indicato la sua linea e, salvo colpi di scena, all’orizzonte degli utenti si prefigurano rincari.

L’addio a Geal per i Lucchesi rischia di trasformarsi in un salasso. Secondo i dati dell’Autorità Idrica Toscana, con l’attuale gestore, una famiglia di 3 persone a Lucca spende – per il servizio iridico – una media 378 euro all’anno. Una situazione privilegiata all’interno della stessa provincia. Si perché lo stesso nucleo familiare nella Valle del Serchio servita da Gaia paga 515 euro e la spesa sale addirittura a 585 euro se ci si sposta nella Piana gestita da Acque. La scadenza dell’affidamento a Geal, così vantaggioso per i lucchesi, è a fine del 2025, ma già il prossimo giugno l’autorità idrica dovrebbe far partire il passaggio di consegne. Se la politica non interverrà, per Lucca lo sbocco “naturale” – in termini di territorio d’ambito – sarà quello dell’ingresso in Gaia, con conseguente stangata sulle bollette. A due mesi dall’avvio della commissione speciale, dopo una serie di audizioni – tra autorità, lavoratori e gestori – e con ancora almeno un mese di lavori davanti, secondo il presidente della commissione speciale oggi “è prematuro parlare di strategia o linea politica”. Con la scadenza di giugno alle porte però, il tempo a disposizione per scongiurare l’ingresso fisiologico in Gaia è davvero risicato.