Le difficoltà della macchina giudiziaria; il Csm in visita al Tribunale di Lucca

Le difficoltà della macchina giudiziaria; il Csm in visita al Tribunale di Lucca

Redazione

di Redazione

LUCCA - Le criticità degli uffici giudiziari di Lucca ma anche quelle più generali di giudici e procuratori nel loro lavoro sono state al centro della visita a Lucca della delegazione del Consiglio superiore della magistratura, per l'occasione guidata dal vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli.

Pinelli, tra l’altro lucchese di origine, è stato accolto negli uffici di via Galli Tassi dal presidente del Tribunale Gerardo Boragine ed ha presieduto l’incontro svoltosi nell’aula penale 1 con i lavoratori lucchesi della giustizia, affiancato oltre cha dal presidente Boragine, dal presidente e dall’avvocato generale della Corte di Appello di Firenze, Alessandro Nencini e Fabio Origlio e dal procuratore capo a Lucca, Domenico Manzione.

Il presidente Boragine ha sottolineato come a Lucca, secondo Tribunale in Toscana dopo Firenze, manchino spazi adeguati e ci sia carenza di personale;  presto saranno 5 i posti di giudice vacanti tra civile e penale mentre nell’ufficio di pace ne mancano addirittura 8. Nencini ha chiesto la possibilità di una maggiore mobilità di personale tra le sedi nazionali, Origlio ha ricordato anche i deficit che gli uffici scontano dal punto di vista tecnologico. Manzione ha puntato il dito anche contro un altro nemico della giustizia, la “bulimia legislativa”, cioè l’eccesso di leggi e la loro continua modifica.

A tirare le fila è stato Pinelli, che ha sottolineato come il Csm stia compiendo una ricognizione nei tribunali di  tutta Italia proprio per raccogliere le criticità degli uffici giudiziari e poterle veicolare verso il ministero. “Il nostro obiettivo – ha concluso Pinelli – deve essere quello del recupero e del mantenimento dell’autorevolezza della magistratura”