La famiglia di Alessandro Vichi ringrazia per l’affetto e la solidarietà

La famiglia di Alessandro Vichi ringrazia per l’affetto e la solidarietà

Guido Casotti

di Guido Casotti

COREGLIA ANTELMINELLI - Dopo la grande paura ora per Alessandro Vichi, è iniziata finalmente la fase di recupero. Operato martedì scorso a Cisanello per la stabilizzazione della vertebra lombare, l’ex presidente della Lucchese, ha già iniziato la riabilitazione e a breve dovrebbe ritornare nella sua Ghivizzano. La famiglia, tramite il figlio Emanuele, D.G. del Castelnuovo, vuol ringraziare le persone che in questo momento difficile sono state loro vicine.

“Ci teniamo – ha spiegato in una nota – Emanuele Vichi a ringraziare la Misericordia di Barga ed i componenti dell’elisoccorso Pegaso per come hanno soccorso nostro padre. Un particolare ringraziamento va al reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Cisanello, al professor Liberti e alla sua equipe che l’hanno operato, e l’hanno assistito con grande dedizione e professionalità. “Ci teniamo – ha spiegato in una nota – a ringraziare la Misericordia di Barga ed i componenti dell’elisoccorso Pegaso per come hanno soccorso nostro padre. Un particolare ringraziamento va al reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Cisanello, al professor Liberti e alla sua equipe che l’hanno operato, e l’hanno assistito con grande dedizione e professionalità. Questi per me, mia madre e le mie sorelle sono stati giorni veramente difficili, ma gli attestati di affetto e stima che abbiamo ricevuto ci hanno fatto capire quanto di buono nostro padre abbia fatto in tutti questi anni. Gli amici della società sportiva Castelnuovo Garfagnana, della Lucchese, tutte le società calcistiche toscane e non, il Panathlon Lucca, ma anche il mondo della politica con i Sindaci di Lucca e Castelnuovo Garfagnana, ci sono stati vicini e si sono voluti tenere costantemente informati sulle sue condizioni di salute. Adesso inizia la fase di recupero, non sarà semplice, ma l’affetto dimostrato in questi giorni, sicuramente sarà una forza in più per tornare a lavorare per il calcio e non solo, come mio padre ha sempre fatto con grande dedizione ed amore”.