I familiari delle vittime del lavoro in corteo: “Diamo voce a chi non ce l’ha più”

I familiari delle vittime del lavoro in corteo: “Diamo voce a chi non ce l’ha più”

Redazione

di Redazione

CARRARA - Le famiglie di chi ha perso la vita durante il lavoro nelle cave apuane hanno partecipato al corteo per raccontare la loro storia e ribadire che la memoria dei loro cari deve essere trattata con dignità.

Non solo lavoratori, sigle sindacali ed esponenti politici alla manifestazione del comparto lapideo che si è svolta a Carrara, richiamando manifestanti da tutta Italia. Presenti anche i familiari di lavoratori che hanno perso la vita mentre svolgevano il loro impiego, feriti e sconcertati dalle parole che hanno offeso la memoria dei loro parenti che un giorno sono usciti di casa e non ne hanno più fatto ritorno.

Non sono mancati, durante il corteo, momenti di tensione, nei quali i familiari delle vittime hanno dimostrato la loro frustrazione nel vedere laboratori e ditte di marmo operativi, mentre si sarebbero aspettati una chiusura totale, almeno per rispetto dei partecipanti.

Storie tristi raccontate ad alta voce, nonostante il dolore, per ricordare l’importanza della sicurezza ma soprattutto per dare dignità a chi non può reclamarla.