Processo keu, prima udienza (già rinviata): il Ministero non è parte civile

Processo keu, prima udienza (già rinviata): il Ministero non è parte civile

Federico Conti

di Federico Conti

FIRENZE - Si è aperto il processo sul keu, lo scandalo scoppiato tre anni fa dopo le indagini dell'Antimafia di Firenze. Tra i terreni inquinati anche un lotto artigianale di Massarosa. Udienza subito rinviata al 10 maggio.

Udienza preliminare al Tribunale di Firenze per il processo sul keu, lo scandalo delle sostanze tossiche dell’industria conciaria smaltite illegalmente in diversi terreni della Toscana. L’udienza è stato tuttavia subito rinviata a causa della nullità di alcune notifiche. Si torna in aula il 10 maggio.

C’è stato solo il tempo di quantificare le parti civili. Emerge la non costituzione come parte civile del Ministero dell’Ambiente. Schierati invece per ottenere risarcimenti per i danni materiali e morali subito dallo scarico illecito del keu, tra gli altri, il Comune di Massarosa, la Provincia di Lucca e il Consorzio di Bonifica Toscana Nord. Ma anche Regione Toscana, Cgil, Legambiente e Libera. Tra i terreni inquinati c’è anche un grande lotto a destinazione artigianale della zona industriale di Montramito, non lontano da Pioppogatto, dove era già autorizzato l’insediamento di una grande azienda, con un importante investimento e decine di nuovi posti di lavoro. Ora tutto è fermo. “La questione riguarda la salute , l’ambiente ma anche l’economia del nostro territorio – ha affermato la Sindaca Simona Barsotti – difendiamo i diritti dei nostri cittadini”.

Il caso era scoppiato nell’aprile del 2021 a seguito della indagini della Dda di Firenze che avevano ricostruito presunti legami tra ‘ndrangheta, politica e imprese per lo smaltimento illecito degli scarti delle concerie del distretto di Santa Croce .