MASSA - Nonostante raccolta firme, pareri sfavorevoli e manifestazioni, con 19 voti favorevoli, 7 contrari e 4 astenuti è passata la proposta per cedere allo Stato a titolo gratuito e per 99 anni i diritti di superficie di una porzione del parco degli Ulivi.
È andato in votazione, durante l’ultimo consiglio comunale, il primo atto ufficiale del percorso per utilizzare una parte del parco degli Ulivi, attuale sede dello sgambatoio, per la nuova questura di Massa. A niente sono valse le 2000 firme raccolte, le proteste e i pareri contrari di forze politiche, gruppi e associazioni, delle quali i portavoce erano presenti in sala 10 aprile: con 19 voti favorevoli, 7 contrari e 4 astenuti è passata la proposta per cedere allo Stato a titolo gratuito e per 99 anni i diritti di superficie di quella porzione di parco.
Nelle settimane passate sono state proposte alternative come edifici pubblici dismessi o in via di dismissione come la ex caserma dei vigili del fuoco su Via Marina Vecchia o l’ex magazzino dell’asl che copre una superficie di 2700 metri quadri su due livelli.
A mettere d’accordo le associazioni, il Partito Democratico e “Massa è un’altra cosa”, appoggiati anche dal consigliere regionale Giacomo Bugliani, è la proposta dell’utilizzo dell’area del vecchio ospedale per la quale si sta valutando la fattibilità.
Il sindaco ha messo in chiaro che, nonostante ci sia ancora tempo per trovare un’alternativa, si va avanti con la procedura che, dopo la concessione dei diritti di superficie, avrà bisogno di un protocollo operativo con Ministero dell’Interno, Questura e Prefettura, e infine la convenzione con la quale verranno messi a disposizione i circa 33 milioni di euro per la nuova questura i cui lavori dovrebbero partire non prima della fine del 2025.