Predato il nido del Fratino alla Lecciona

Predato il nido del Fratino alla Lecciona

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Viareggio - Purtroppo le uova deposte dalla coppia di Fratino sulla spiaggia della Lecciona sono state predate, verosimilmente da un cane. Gli ambientalisti raccomandano ai frequentatori della spiaggia di attenersi alle regole prescritte dal Parco

 

Era stata accolta con entusiasmo da tutto il mondo scientifico e naturalistico la notizia della coppia di Fratini che aveva nidificato sulla spiaggia della Lecciona. Questo piccolo uccello di ripa è infatti ad altissimo rischio estinzione, soprattutto sulla costa toscana.

Un rinvenimento, quello del nido del Fratino che risale all’inizio del mese e che subito aveva mobilitato associazioni ambientaliste e Migliarino Parco San Rossore Massaciuccoli per mettere in campo tutte le modalità di tutela del nido, con la presenza di volontari a monitorare l’area e la sua perimetrazione in modo da renderne evidente il divieto di accesso.

Purtroppo però, nonostante tutte queste precauzioni, nei giorni scorsi il nido è stato predato. Fatto abbastanza comune in natura ma l’elevata antropizzazione della Lecciona, nel periodo estivo, difficilmente consentirà alla coppia di tentare qua una nuova cova.

Il richiamo delle associazioni ambientaliste ai frequentatori della spiaggia, è comunque quello di attenersi alle regole evidenziate dai cartelli che sono stati apposti in questi giorni, specialmente per quello che riguarda il tenere i cani al guinzaglio, in special modo quando si attraversa la zona delle dune.