Sogegross, il Comune pensa al ricorso contro lo stop

Sogegross, il Comune pensa al ricorso contro lo stop

Redazione

di Redazione

Massa - Il caso Sogegross si riapre: il Comune di Massa non ci sta e sta valutando un ricorso contro lo stop imposto dalla Regione Toscana e dalla Provincia alla variante urbanistica che avrebbe permesso l’insediamento del colosso del commercio all’ingrosso nell’area ex Dalmine.

Per il sindaco Francesco Persiani, la decisione non è tecnica ma politica: «Questa è l’ennesima manovra del PD locale e regionale per penalizzare il nostro territorio. Non possiamo accettare che venga bloccata un’opportunità di crescita per Massa con motivazioni pretestuose». E avverte: «Se la vedranno con gli elettori alle prossime sfide regionali».
Lo stop alla variante è arrivato dalla commissione paritetica interistituzionale, convocata su richiesta di Confartigianato di Massa-Carrara, che aveva sollevato dubbi sulla compatibilità del progetto con gli strumenti urbanistici esistenti. La commissione è un organo regionale composto da rappresentanti delle istituzioni e degli enti locali, tra cui sindaci, presidenti delle Province, consiglieri regionali e l’assessore regionale all’urbanistica, con il compito di armonizzare le decisioni in materia di pianificazione. Dopo un’analisi tecnica, la commissione ha votato con una netta maggioranza di 7 a 1 per il ritiro della variante, ritenendola in contrasto con il Piano territoriale di coordinamento provinciale e il Piano di indirizzo territoriale regionale.
L’amministrazione comunale, però, difende la variante sostenendo che avrebbe rappresentato un’opportunità per riqualificare un’area industriale dismessa e creare nuovi posti di lavoro.
Ora la partita si gioca sul piano legale: se il Comune deciderà di presentare ricorso, il caso potrebbe trascinarsi per mesi o addirittura anni nei tribunali, bloccando ogni sviluppo sull’area ex Dalmine. Lo scontro, però, non è solo giuridico, ma anche politico: il verdetto su Sogegross rischia di diventare un tema centrale nelle prossime sfide elettorali regionali, trasformandosi in un banco di prova per il futuro della città.