CALCIO C - Stefano Grassi e Gabriele Nencini, rispettivamente presidente e direttore generale di Affida, ai microfoni di NoiTv hanno confermato, con rammarico, l'interruzione del piano per salvare il club. Ma sono pronti a dare il proprio sostegno se si dovesse fare avanti un nuovo soggetto per ripartire almeno dalla Serie D.

Dopo un mese di lavoro dietro le quinte, si è interrotto ufficialmente il cosiddetto piano Affida srl che aveva l’obiettivo di salvare la Lucchese e la Serie C, quella categoria mantenuta dopo una commovente impresa sul campo da parte dei ragazzi di mister Giorgio Gorgone. Stefano Grassi e Gabriele Nencini, rispettivamente presidente e direttore generale di Affida, ai microfoni di NoiTv hanno confermato, con rammarico, lo stop all’operazione per tre principali motivi: il costo del debito sportivo che è raddoppiato passando da 1 a 2 milioni di euro, la stangata dei 14 punti di penalizzazione e il mancato impegno in forma concreta da parte di altri imprenditori del territorio.
Affida, come affermato da Grassi, si è ritrovata praticamente da sola. Anche il piano B chiamato Ghiviborgo è saltato per questioni di policy aziendali, ma Grassi non esclude il sostegno a nuovi progetti per il salvataggio del club. Nei prossimi giorni, dopo la messa in onda di Curva Ovest, sui canali di NoiTv verrà pubblicata l’intervista integrale.