Salvato da Gaza a 11 anni e soccorso all’Ospedale del Cuore

Salvato da Gaza a 11 anni e soccorso all’Ospedale del Cuore

Redazione

di Redazione

MASSA - Un bambino palestinese con cardiopatia congenita accolto all'ospedale apuano grazie ad un progetto di cooperazione internazionale. Con lui la mamma e due fratellini. Una storia di accoglienza e di assistenza.

Sfuggito all’inferno di Gaza e arrivato in Italia per trovare assistenza e un nuovo futuro. E’ la storia di un bambino palestinese, classe 2014,  arrivato stanotte nell’ambito di un progetto di cooperazione internazionale del Governo che ha visto impegnate in prima linea la sanità toscana e la Prefettura di Massa Carrara. E’ atterrato all’alba con aereo militare a Pisa ed è stato accompagnato all’Ospedale del Cuore di Massa con l’ambulanza.
Il bimbo ha una cardiopatia congenita che interessa la valvola tricuspide.  L’ospedale apuano ha accolto anche la mamma e i due fratellini di 3 anni e 7 mesi (nessuno di loro presenta cardiopatia). Sono stati accolti in una delle case dell’Ospedale, proprio di fronte alla struttura, gestite insieme all’associazione Un Cuore un Mondo.
Arrivati dalla guerra, avevano solo un sacchetto in cui hanno “raccolto” tutta la loro vita. L’Ospedale e Un cuore e Un Mondo si sono attivati per garantire ai bambini e alla mamma tutto il necessario: vestitini, pannolini per il più piccolo, cibo e qualche gioco. Dopo qualche ora di riposo, questa mattina sono iniziati i primi controlli per valutare la necessità di un intervento cardiochirurgico.

“Accoglienza è la parola che più di qualsiasi altra connota e identifica Monasterio” – ha dichiarato il direttore generale Luciano Ciucci. “Da sempre l’Ospedale del Cuore è impegnato per garantire a tutti, indipendentemente dal paese di provenienza, le migliori cure.”

“La Toscana, come sempre, è pronta ad allargare le proprie braccia e il proprio cuore, mettendo a disposizione le proprie eccellenze sanitarie e garantire così cure adeguate a chi non lo può ricevere nel proprio paese – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani – Offriamo una speranza a chi soffre ed è meno fortunato e lo facciamo non solo in occasione di guerre o gravi emergenze, investendo nella cooperazione internazionale ad esempio per far crescere i sistemi sanitari di altre nazioni, ispirati da tre principi che sono alla base della sanità pubblica: ovvero equità, accesso universale e lotta alle disuguaglianze”.