Viareggio - L’annuncio di Daniela Rombi alla 16esima commemorazione della strage ferroviaria costata la vita a 32 persone. E anche questa volta la città ha partecipato in modo massiccio al corteo.

Sono trascorsi 16 anni, 250 udienze in tribunale, e sei gradi di giudizio, approdati, lo scorso maggio, a una sentenza di condanna definitiva. Eppure la strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009, costata la vita a 32 persone, è ancora una ferita aperta nel cuore della città. Lo dimostra la massiccia partecipazione, in una serata particolarmente torrida, al corteo organizzato dall’associazione dei familiari delle vittime
“Abbiamo avuto un prezioso straccio di giustizia perché i vertici di ferrovie sono stati condannati ma, se faranno ricorso, siamo pronti ad andare in Cassazione per il settimo grado di giudizio, d’altronde Roma è una bella città” ha dichiarato Daniela Rombi, presidente di “Il mondo che vorrei”.
Memoria, sicurezza, educazione e pace: queste le parole d’ordine del corteo che è partito dalla chiesina dei pescatori, ha percorso le strade cittadine e dopo aver reso omaggio al monumento commemorativo alla Croce Verde si è concluso in via Ponchielli, con la lettura dei nomi delle vittime accompagnata sullo sfondo dal fischio dei treni che ormai da 16 anni in occasione dell’anniversario della strage commemorano così quel tragico 29 giugno del 2009