CAPANNORI E PORCARI - Si riaccende la polemica sul discusso impianto per il riciclo di pannoloni e pannolini che dovrebbe sorgere a Salanetti. Fortini (RetiAmbiente): "Progetto fondamentale e strategico". Il sindaco di Porcari: "Criticità irrisolte su rischio idraulico, odori, traffico e gestione dei reflui".

Salanetti, prosegue la polemica sull’impianto della discordia. Dopo il commento del presidente di RetiAmbiente Daniele Fortini sull’assenza dei rifiuti interrati nell’area, non si è fatta attendere la replica del sindaco di Porcari Fornaciari.
“Apprendiamo con favore che, dall’indagine svolta sull’area di Salanetti, non sono emerse evidenze di rifiuti interrati. Questo risultato rassicura sia l’amministrazione sia la cittadinanza e conferma l’importanza di approfondire ogni aspetto ambientale prima di avviare interventi tanto impattanti: un lavoro che solitamente viene svolto in sede di Via, per la quale ci siamo battuti e ci stiamo ancora battendo”. A dirlo è l’amministrazione comunale di Porcari nel commentare la nota diffusa ieri (9 giugno) da RetiAmbiente. Prosegue l’amministrazione: “Tuttavia, a RetiAmbiente vorremmo ricordare che tali indagini, pur necessarie, sono ahinoi parziali. Restano da risolvere molte altre questioni di primaria importanza per il nostro territorio: la pericolosità idraulica dell’area, la gestione dei reflui industriali che non potranno essere accolti dal depuratore di Casa del Lupo, le emissioni odorigene, l’impatto sul traffico pesante e la vicinanza dell’impianto al centro abitato di via Ciarpi”.
“Non solo: si trascura, nella narrazione di RetiAmbiente, un fatto significativo. Il capannone oggi esistente – incalza l’amministrazione – dovrà essere demolito per consentire la realizzazione dell’impianto previsto, con costi aggiuntivi rilevanti per il proponente, proprio a causa delle criticità idrauliche non approfondite in fase di studio”.
Continua: “Invece di guardare il dito e non la luna, sarebbe opportuno che RetiAmbiente riconoscesse l’insostenibilità complessiva – anche economica – di un progetto che il Comune di Porcari e i suoi abitanti hanno contestato fin dall’inizio. Si vuole, per forza e negando le evidenze, costruire un impianto dalla tecnologia nuova, sperimentale e mai brevettata da nessuno in un luogo non adatto e tutto ciò solo perché ci sono fondi Pnrr. Se ad oggi nessun soggetto industriale del settore rifiuti lo ha fatto ci sarà un perché. Anzi, molti perché”.
“Noi proseguiamo con determinazione: stiamo lavorando – conclude l’amministrazione comunale di Porcari – per affrontare la prossima Conferenza dei servizi convocata per il 18 giugno per portare ancora una volta all’attenzione di tutti gli enti coinvolti le evidenti problematiche ambientali, urbanistiche e idrauliche di questo progetto che non deve essere autorizzato”.