Scatta l’ordine di demolizione per 12 opere abusive al Lavello

Scatta l’ordine di demolizione per 12 opere abusive al Lavello

Redazione

di Redazione

Carrara - Scatta l'ingiunzione per la demolizione di 12 opere abusive adibite ad abitazione realizzate su suolo pubblico al campo nomadi del Lavello. È quello che prevede l'ordinanza n. 669 del 23 giugno del Comune di Carrara che fa seguito a un iter iniziato a febbraio con il sopralluogo della Legione Carabinieri Toscana e della Polizia Locale.

Gli abusivi avranno tempo 90 giorni per adempiere all’obbligo di demolizione: in caso contrario provvederà il comune, a spese dei 12 responsabili, che verranno sanzionati con una multa da 20000,00€. Il deputato di Lega Nord Andrea Barabotti ha espresso da subito la sua soddisfazione per l’ordine di demolizione, considerato “una prima vittoria” per chi “in questi anni si sé battuto per il ripristino della legalità”. Il comune di Carrara però non ci sta. L’assessore Moreno Lorenzini precisa che palazzo civico sta procedendo secondo l’iter di legge, non stimolato dalla Lega e dalle sue interpellanze, e sta cercando di risolvere il problema sociale che nessuno ha mai risolto. Il progetto é chiaro: dopo aver affrontato il problema degli abusi, ci si occuperà del decoro, intensificando i controlli su Via Lavello, da anni discarica a cielo aperto, e dell’entrata del depuratore di Gaia, che verrà separata da quella del campo rom ma, soprattutto, verrà messo sotto la lente il tema del disagio sociale di chi abita il campo. “É brutto esultare all’arrivo delle ruspe” ha detto Lorenzini “perché la legalità deve andare di pari passo con l’umanità”.