Tutto esaurito per “Musica e parole nel giardino di San Ponziano”

Tutto esaurito per “Musica e parole nel giardino di San Ponziano”

Redazione

di Redazione

LUCCA - Sono andati esauriti in pochi minuti i posti a sedere messi a disposizione per l’evento organizzato dalla Fondazione Istituto di San Ponziano in collaborazione con la Scuola secondaria di primo grado Carducci.

Grande successo per l’appuntamento Musica e parole nel giardino di San Ponziano – Nella culla della musica. Sono andati esauriti in pochi minuti i posti a sedere messi a disposizione per l’evento organizzato dalla Fondazione Istituto di San Ponziano in collaborazione con la Scuola secondaria di primo grado Carducci. Tra pubblico e musicisti, le persone presenti erano ben 200.

Protagonisti dell’apprezzato momento che ha unito musica e storia lucchese sono stati l’Orchestra della “Carducci” con i suoi professori, il quartetto risonAnce, formato da allievi del Conservatorio “Luigi Boccherini”, ed Elena Sodini, che ha selezionato atti e documenti tratti dall’archivio del Reale Istituto in San Ponziano affidandone la lettura ad alcuni studenti della “Carducci” e illustrandone il contenuto. Certamente alla riuscita dell’evento ha concorso poi la scelta del luogo, il giardino della Fondazione San Ponziano, un angolo di Lucca poco conosciuto e di grande fascino.

“Siamo molto soddisfatti del positivo risultato della manifestazione. Il pubblico ha apprezzato sia il talento dei ragazzi e delle ragazze della “Carducci” che quello del quartetto e la competenza e professionalità di Elena Sodini – commenta il presidente della Fondazione, Adriano Montinari – I presenti inoltre hanno oltre avuto l’opportunità di scoprire una parte della storia di Lucca che si è intrecciata tra Ottocento e Novecento con quella dell’educandato e hanno goduto per un paio di ore della bellezza e della tranquillità del giardino, solitamente chiuso al pubblico. Tutto ciò conferma la validità del progetto che prevede un ulteriore serie di incontri aperti alla cittadinanza volti non solo a far conoscere le origini della nostra Fondazione attraverso i documenti conservati nel nostro prezioso archivio, ma anche a promuovere tra le giovani generazioni l’amore per la musica e per la storia della nostra città”.