LUCCA - È la principale novità emersa dal secondo tavolo d'incontro con i vertici dell'azienda. Non solo la richiesta di zero esuberi, i sindacati chiedono rassicurazioni e risposte concrete anche per quanto riguarda gli investimenti, la ricerca e il piano di crescita per lo stabilimento di Mugnano. Il 13 giugno nuovo incontro.

I licenziamenti alla Valmet di Mugnano scendono da 23 a 19, ma l’obiettivo, che al momento sembra complicato da raggiungere, è quello di arrivare a zero esuberi. Si può riassumere così la principale novità emersa dal secondo tavolo d’incontro tra i vertici dell’azienda e i sindacati, che proseguono la propria battaglia per scongiurare i tagli. Un’apertura al dialogo da parte della multinazionale finlandese c’è stata, ma le parti restano distanti per quanto riguarda l’accordo economico.
Non solo la richiesta di zero esuberi, i sindacati chiedono rassicurazioni e risposte concrete anche per quanto riguarda gli investimenti, la ricerca e il piano di crescita per lo stabilimento di Mugnano. I sindacati hanno fatto il punto con un incontro proprio davanti all’azienda che ha visto la presenza del presidente della provincia Marcello Pierucci, del sindaco di Lucca Mario Pardini, del presidente del consiglio comunale Enrico Torrini e di diversi consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione. Una partecipazione trasversale per dimostrare la vicinanza della politica.
Le trattative vanno avanti: il prossimo incontro con la direzione è programmato per il 13 giugno. Con un dato da ricordare: sono 45 i giorni (prorogabili) per cercare di trovare un accordo sindacale. Una scadenza che è partita dal primo incontro del 26 maggio. In totale la fase durerà in totale 75 giorni (dopo 45 giorni la palla passerà al Ministero) e in caso di mancato accordo l’azienda potrà procedere con i licenziamenti.
Il comunicato (consegnato a dipendenti, stampa e istituzioni)
“Si è svolto stamani in Vtc il secondo incontro legato alla richiesta di riduzione personale voluta dalla proprietà con lo scopo di definire le linee di un eventuale intesa. Nel ribadire le nostre posizioni, l’azienda ha preso atto che è necessario garantire condizioni di consolidamento sul territorio e di investimenti finalizzati al rafforzamento della stessa Valmet oltre ad una stabilità occupazionale anche in termini di prospettiva, dato il continuo trend riorganizzativo che si intravede tra le stesse società del Tissue Converting. Inoltre, nel possibile accordo dovrà essere confermato come esclusivo il criterio della volontarietà nelle uscite incentivate – numero ridotto con stamani da 23 a 19 unità – l’azienda dal punto di vista dei possibili incentivi non è stata in grado di offrire una proposta sufficiente che non possiamo considerare utile a proseguire una discussione, che a nostro avviso deve tenere di conto di quanto riconosciuto anche in precedenti ristrutturazioni. Allo stato attuale, tutti i termini del possibile accordo rimangono oggetto di trattativa, e saranno man mano confermati con il prosieguo incontri, senza escludere la possibilità di un supporto in termini di garanzia da parte della Regione Toscana. Il prossimo incontro con la Direzione è programmato per il 13 giugno”.