CARRARA - La sentenza del Tribunale di Massa per una somma di 400mila euro sull'acquisto di blocchi di marmo nel 2017. Condannati due dei vertici e un manager. Il Cda della FUM conferma la propria fiducia al presidente e alla vicepresidente e prepara il ricorso
Il Tribunale di Massa ha emesso una sentenza di condanna in merito all’inchiesta per frode fiscale aperta nel 2017 a carico della Franchi Umberto Marmi, società leader del marmo di Carrara sul mercato internazionale e quotata in Borsa sul listino Euronext Growth Milan. Quattro anni di reclusione per il presidente Alberto Franchi, due anni (pena sospesa) per la vice presidente Bernarda Franchi e tre anni per il direttore commerciale Carlo Francesco Varni. Al centro delle indagini una presunta dichiarazione fiscale fraudolenta sull’acquisto di blocchi di marmo per 400mila euro.
A dare notizia della sentenza in una nota è stata la stessa FUM. “Il consiglio di amministrazione della società, tempestivamente convocato ad esito della pronuncia, ha espresso piena e incondizionata fiducia nei confronti di entrambi gli amministratori.”
“Il dispositivo della sentenza di primo grado ci coglie di sorpresa – commenta Alberto Franchi, il quale sottolinea “l’intervenuto integrale pagamento del debito tributario di cui all’atto di adesione intervenuto con l’Agenzia delle Entrate.”
“In attesa, comunque, di leggere le motivazioni, non posso che affermare che ricorreremo senza dubbio in appello, certi di una sentenza che riaffermi il nostro buon operato”