Lunigiana, l’economia va giù: “Turismo e digitale le armi del riscatto”

Lunigiana, l’economia va giù: “Turismo e digitale le armi del riscatto”

Federico Conti

di Federico Conti

AULLA - Pochi i dati positivi emersi dal Rapporto Economia sulla Lunigiana elaborato dalla Camera di Commercio e ISR. Imprese e istituzioni al lavoro per rispondere alla crisi socio-economiche delle aree periferiche. "Servono soluzioni concrete, mantenere qui i servizi".

La popolazione invecchia e cala, le imprese chiudono ma aumenta l’occupazione grazie al crescente numero di lavoratori dipendenti. Solo il turismo offre una timida occasione di rivincita. Un quadro con più ombre che luci quello emerso dal Rapporto Economia della Lunigiana 2025 elaborato dalla Camera di Commercio Toscana Nord Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche. Il territorio in dal 2019 al 2024 ha perso il 7,3 % delle imprese (circa 400 aziende): solo nell’ultimo anno un leggero miglioramento del +0,3%. Soffrono soprattutto costruzioni e commercio, proprio i settore che trascinano l’economia lunigianese. Un’area geografica di confine che tenda a spopolarsi: il calo demografico in cinque anni è stato del -2,9%, limitato solo grazie al forte ingresso di stranieri.  Sui circa 51mila abitanti appena 4mila sono studenti. Ma il tasso di dispersione è maggiore che altrove con punte del 37% alle superiori. Per fare un paragone, nella vicina Garfagnana solo il 16% dei ragazzi lascia la scuola prima del diploma.  E a proposito di giovani, il 14% degli under 30 è straniero

Segnali positivi arrivano dal terzo settore, circa 200 associazioni locali fondamentali per la Lunigiana. Una terra sempre più di cultura (ospita la maggior parte dei musei della provincia) e di turismo. Pur avendo registrato un calo del 4,7% nelle presenze nel 2024, le locazioni turistiche si sono stabilizzate e rappresentano ormai una quota importante del comparto immobiliare. Ma cosa fare dunque per riscattarsi?