Piazza Piave, Italia Nostra chiede l’intervento della Soprintendenza

Piazza Piave, Italia Nostra chiede l’intervento della Soprintendenza

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Viareggio - Mancata tutela di un bene catalogato per legge tra quelli da tutelare, con questa accusa la sezione versiliese di Italia Nostra chiede l'intervento della Soprintendenza sui lavori di piazza Piave che hanno causato il crollo di due storici lecci.

 

E’ indirizzata alla Soprintendenza alle belle arti e per conoscenza al sindaco di Viareggio la mail con cui la sezione versiliese di Italia Nostra denuncia la situazione del cantiere per la riqualificazione di Piazza Piave e, in particolare, il crollo di due degli storici lecci simbolo dei caduti durante la prima guerra mondiale.

L’associazione cita infatti la legge 559 del 1926 la 78 del 2001 e i decreti del 2002 e del 2004 che sottopongono i parchi della Rimembranza al regime speciale previsto dal codice dei beni culturali e del paesaggio, essendo catalogati come beni da tutelare.

Tutela che però, secondo Italia Nostra, è venuta a mancare nell’allestimento del cantiere, dato che nell’elenco dei professionisti responsabili, non vendono menzionate figure come l’agronomo o il dottore forestale, ritenute essenziali per poter preservare le alberature in un contesto tanto delicato.

La lettera, a firma del presidente Antonio dalle Mura, si conclude con la richiesta di un sollecito intervento della Soprintendenza nei confronti del Comune, committente dei lavori di riqualificazione della piazza.