Sui carri, alla Bussola e persino in difesa del lago: la vita “viareggina” di Pippo Baudo

Sui carri, alla Bussola e persino in difesa del lago: la vita “viareggina” di Pippo Baudo

Federico Conti

di Federico Conti

VIAREGGIO - Commozione in tutta la Versilia per la scomparsa a 89 anni dell'amatissimo presentatore, monumento della televisione italiana. Nel 2013 protagonista al Carnevale, nominato Cavaliere di Gran Croce. Nel 2014 l'ultima apparizione al Caffè della Versiliana

Con queste parole, raccolte nel 2013 da Rete Versilia News, Pippo Baudo sanciva il suo legame profondo con Viareggio e la Versilia, consolidato nel tempo tra palcoscenici, trasmissioni, satira e impegno civile. Il re dei presentatori televisivi, simbolo dell’epoca d’oro della tv italiana, 12 anni fa fu l’ospite d’onore del Carnevale di Viareggio, commentatore per un’ora durante la diretta Rai, insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce del Carnevale dalla Fondazione guidata da Alessandro Santini. Del resto lui stesso per anni era stato bersaglio privilegiato della satira dei carristi. Tra mascheroni e caricature, spicca soprattutto “Salverò la Rai”, carro allegorico del 1987 di Fabrizio Galli.
Non solo spettacolo e luci della ribalta. Nel 2002 Pippo Baudo si fece testimonial di una battaglia per salvare il lago di Massaciuccoli dall’inquinamento insieme all’allora moglie Katia Ricciarelli. La coppia fu protagonista sul palco del Festival Puccini del 2000 con  la rappresentazione in forma di concerto di Le Villi quando la Ricciarelli si esibì insieme a Josè Cura con la voce recitante di Pippo Baudo.
L’ultima apparizione in Versilia fu nel 2014 al Caffè della Versiliana: un incontro-evento tra ricordi, foto e aneddoti in cui Baudo raccontò la sua lunga carriera.