L'annuncio di stanziare 500 mila euro per la messa in sicurezza del castello è arrivato durante un appuntamento elettorale con il Ministro. Critiche dalla sindaca Arrighi per i modi con cui l'impegno è stato comunicato.

Desta polemica la promessa del Ministro della Cultura Alessandro Giuli di un finanziamento da 500mila euro per il Castello di Moneta. L’annuncio è arrivato nel corso di un incontro organizzato nel centro di Carrara dal gruppo di Fratelli D’Italia in sede di campagna elettorale.
Ricordiamo che il Castello di Moneta, costruzione risalente al XV secolo, versa in uno stato di degrado, aggravato da una frana che ha causato il crollo di un tratto delle mura quattrocentesche e ulteriori cedimenti che minacciano lo Stradello e quindi la Piazza D’Armi.
Le parole del Ministro sono state criticate sia dal PD che dalla stessa sindaca Serena Arrighi che vedono nell’episodio un “uso improprio delle istituzioni” e chiedono a Giuli di smettere di utilizzare il patrimonio culturale come strumento di propaganda a due settimane dal voto.
La sindaca Arrighi ricorda che l’unico atto formale compiuto nella direzione di un finanziamento per il castello è quello del Comune di Carrara, che ha presentato il progetto tanto al Ministero della Cultura che a quello dell’Interno.
Se i fondi verranno stanziati, dice la sindaca “saranno frutto sicuramente delle scelte del ministero” e “del lavoro dell’amministrazione comunale e di tutti i tecnici”.
A controbattere è stato poi Alessandro Amorese che ringrazia il Comune di Carrara per la scheda apprezzata dal ministero e conferma che nel decreto sui progetti speciali che uscirà a breve il castello avrà lo stanziamento annunciato.