Addio Ornella, il suo ricordo degli esordi alla Bussola: “Ero un bruco strisciante con una paura folle”

Addio Ornella, il suo ricordo degli esordi alla Bussola: “Ero un bruco strisciante con una paura folle”

Massimo Mazzolini

di Massimo Mazzolini

La Versilia piange Ornella Vanoni, una delle star degli anni d’oro della Bussola. La cantante milanese aveva ricordato poco tempo fa i suoi esordi in un talk al Principe di Piemonte

All’età di 91 anni è scomparsa nella notte, per un improvviso malore Ornella Vanoni, una delle voci più raffinate e toccanti della musica italiana, la cui storia artistica è intimamente intrecciata con la Versilia. Il suo rapporto con questo angolo di costa  e in particolare con la leggendaria Bussola di Focette e la sua “figlia” BussolaDomani al Lido di Camaiore,  è stato, per molti decenni, un capitolo fondamentale della sua carriera e dell’identità culturale della Riviera.
Nata in una generazione d’oro della musica leggera italiana, Ornella,  ha ricordato più volte, in interviste, che la Bussola non era solo un locale: era un trampolino di lancio, un luogo mitico dove “se non ci cantavi, non eri nessuno”.  In un recente talk tenuto al Principe di Piemonte a Viareggio, Ornella ripercorse gli inizi con una schiettezza toccante: “Quando iniziai a esibirmi in Bussola, disse,  ero un bruco strisciante con una paura folle … il medico mi disse di bere whisky e caffè e sul palco mi lasciavo andare.”  Il legame tra la cantante milanese  e la Versilia non è stato solo professionale, ma autenticamente affettivo. In più occasioni, l’artista ha definito quegli anni come tra i più belli della sua vita artistica, dove la musica si mescolava al glamour, all’intimità e alla soglia magica del mare.  Con la sua scomparsa, perdiamo non solo una grande interprete, ma anche una custode vivente della memoria della Versilia musicale.